I sontuosi colori dei coralli che appaiono alla luce ultravioletta. Nuova Caledonia.
Definizione
Ci nascondono tutto, non ci dicono niente! Immaginiamo che la luce bianca non sia bianca ma sia solo un caso particolare di radiazione elettromagnetica accessibile ai nostri poveri occhi e comunque composta da uno “spettro” continuo di colori come il famoso “arcobaleno”…
Sinonimi
UV | Radiazioni ultraviolette | Ultravioletto | Bioluminescenza
Entrée
Sappiamo da tempo che gli esseri viventi presentano colori invisibili ai nostri sensi, che si rivelano sotto certe radiazioni, in particolare l'ultravioletto: la fluorescenza della clorofilla vegetale è quindi ben nota; la prima osservazione (H.Kautsky et A.Hirsch) risale al 1931. Alcuni dei pigmenti fluorescenti trovati nei coralli sono varianti della proteina fluorescente verde che si trova in alcune meduse. Roger Cien, Martin Chalfie;e Osamu Shimomura, hanno ricevuto il Premio Nobel per la Chimica 2008 per la scoperta della proteina fluorescente GFP e il suo utilizzo come marcatore genetico.
Ma è solo di recente che i subacquei nottambuli hanno avuto l'idea (i furbi) di illuminare il fondale durante le loro immersioni notturne con delle lampade UV. Un unico obiettivo perverso: eccitare le proteine fluorescenti! E, miracolo: davanti ai loro occhi bagnati di lacrime sono apparsi colori incredibili… È stato così possibile tuffarsi e fotografare oltre il viola per scorrazzare (in doppio cieco) nelle terre sconosciute dell'“ultravioletto”. Infine, a noi sconosciuti perché molte specie viventi, ancora una volta, sono in grado di vedere e comunicare con queste luci “invisibili”.
Bisogna capire che i raggi UV non illuminano nulla: solo i coralli fluorescenti reagiscono all'eccitazione della radiazione ultravioletta e trasformano questa energia invisibile in luce visibile, ma di bassa intensità. Ad esempio, su 400 W inviati, vengono restituiti solo pochi Watt luce. Occorre quindi lavorare con sensibilità elevate (>800 Iso) ea bassa velocità, ben impostate, il che rende difficile fotografare soggetti in movimento.
Luce nera
Attraverso tentativi ed errori, pionieri come Paul-Henri Adoardi presto abbandonato l'ultravioletto (troppo abbronzante per le specie viventi) per un materiale leggero basato sulla luce blu. Sviluppo dal 2008 con i produttori francesi Dyron et Bersub Fari a LED da 70 W, di una lunghezza d'onda specifica, che consentono l'osservazione della fluorescenza e lo scatto di foto digitali, senza trovarsi nell'oscurità totale. Uno speciale filtro giallo va posto sulla lente e un altro dello stesso giallo sulla maschera ed è proprio in questo outfit che possiamo tuffarci in “Avatar”…
Questa è ormai una pratica comune e piace a molti produttori Grande blu offrono le loro soluzioni per la fotografia subacquea e notturna con luci blu / coppie di filtri gialli.
Plat
Allo stesso modo, molte destinazioni popolari in tutto il mondo offrono questa attività di "immersione al neon" ai propri clienti come Sharm El Sheikh a Mar Rossoin Indonesia, Per Caraibico e infatti ovunque ci sia il corallo.
Tuttavia non è necessario limitarsi a questi ambienti e provare questa tecnica nelle nostre acque, in Atlanticoin Mediterraneo e perché no in acqua dolce per fare bellissime scoperte!
Mi sono reso conto di questa storia della fluorescenza subacquea molto presto quando ho letto un grande libro illustrato che giaceva in giro a casa mia: Carnevale sotto il mare. il Il dottor René Catala, curatore dell'acquario di Noumea en nuova Caledonia pubblicò lì le sue scoperte sulla fluorescenza dei coralli, nel 1964!
Motivo per il quale avevo deciso di trattare questo argomento in una delle nostre “Registri delle immersioni” sparato dentro nuova Caledonia. È così che ho potuto immergermi con gli scienziati dell'Acquario e scoprire nel loro laboratorio i meravigliosi colori nascosti in diverse specie di corallo. E rubare alcune foto. Un viaggio nel viaggio…
Ittero nel Mar Rosso!
La mia seconda incursione nella Terra dei Puffi è stata durante la crociera a nord delEgitto, su invito di Serge Calamiano de Atteggiamento subacqueo, a bordo della loro sontuosa nave da crociera. Quella notte, infatti, il mare era costellato di bolle azzurre in movimento al cui centro erano silenziosamente estasiati subacquei e fotografi, i cui occhi a volte incontravamo affetti da itterizia dietro le loro maschere filtrate. Che risata gialla, in effetti, ma devo ammettere che il fondo brillava di suggestive luci extraterrestri e che alcuni pesci giravano, verdi di paura!
Dessert
Lo sappiamo dal 1665, seguendo le esperienze del gesuita italiano Francesco Maria Grimaldi, quella luce bianca è in realtà composta da diverse "bande" di colori diversi, simili ad arcobaleni e altre diffrazioni di luce come quelle viste nelle cascate da una certa angolazione.
Ma bisognerà attendere il 1666 ei lavori ottici di Newton (che non ha ricevuto solo mele sulla testa) per aver evidenziato lo “spettro” di luce bianca diffratta in un arcobaleno da un prisma, base della spettroscopia. Eppure Newton mancherà ciò che oggi sembra ovvio: l'esistenza della radiazione "prima" del rosso e "oltre" il viola. Questo è Guglielmo Herschel che scoprì l'infrarosso nel 1800 e il fisico tedesco Giovanni Guglielmo Ritter, ultravioletto nel 1801…
A presto per una nuova definizione di Scuba Bécédaire. Il lessico irriverente delle immersioni, ma non solo. Perché a volte ...
E infatti non da quando questo radioso articolo è l'ultimo (in ordine di scrittura) di questa temeraria serie. Mai più, mi senti? Non ho ancora scelto l'alfabeto Khmer con le sue 74 lettere! Per non parlare del mandarino che avrebbe dai 10 ai 000 caratteri...
Francis Le Guen
Caffè
Alcune manifestazioni di fluorescenza animale in questo pluripremiato film, di Elisabetta Lauwerys.