Il 5 ottobre, il prefetto della Riunione ha deciso di sospendere il decreto prefettizio che autorizza la raccolta degli squali lungo la costa della Riunione. Una decisione presa il giorno prima dell'udienza di sospensione sommaria si è tenuta presso il tribunale amministrativo. Al centro delle discussioni, “The Shark Collective” ((Sea Shepherd France, Longitude 181, One Voice, Taille-Vent) ha chiesto la sospensione del decreto prefettizio del 19 luglio 2021 che autorizzava la pesca degli squali fino alle zone di maggiore protezione (ZPR) livello 2A della Riserva marina della Riunione.
In un comunicato, il collettivo di associazioni reagisce all'udienza del tribunale amministrativo e a questa sorprendente decisione dello Stato.
“Si ricorda che quattro associazioni del nostro Collettivo (Sea Shepherd France, Longitude 181, One Voice, Taille-Vent) e l'associazione Vie Océane avevano recentemente presentato ricorso per annullamento e sospensione sommaria avverso il decreto prefettizio n° 1362 del luglio 19, 2021, organizzando il campionamento di squali tigre e bulldog nella ZPR 2A della Riserva Marina della Riunione per il periodo 2021-2023 (ZPR = zona di protezione rinforzata).
La sospensione sommaria è stata provata oggi, 6 ottobre, al tribunale amministrativo. Come unica risposta alle nostre argomentazioni, il prefetto della Riunione ieri ha inviato al tribunale una nota in cui annunciava il ritiro del decreto impugnato. Insomma, lo Stato ha rinunciato alle armi ancor prima di iniziare la lotta…..
La cosa più allarmante di questa vicenda è che il prefetto adduce l'unica spiegazione della sua decisione solo come pretesto di una consultazione pubblica, resa obbligatoria dall'articolo L.120-1 del codice dell'ambiente, che sarebbe stata “dimenticata” da suoi servizi.
Dobbiamo ricordare che nel 2017, ai tempi di Cap Requin, era già stata organizzata una consultazione pubblica proprio per lo stesso motivo: una bozza di decreto che mirasse alla pesca degli squali nella ZPR della Riserva Marina?
All'epoca erano pervenute più di 10 email valide, per lo più dall'isola di Reunion (ma anche dalla Francia continentale e dall'estero: l'oceano è un patrimonio comune dell'umanità), di cui 000, cioè quasi l'7971% contrari al progetto!
Il prefetto aveva quindi rinunciato al suo progetto di decreto. Ciò non gli aveva impedito di prendere, un anno e mezzo dopo, un'ordinanza (n° 298 del 15 febbraio 2019) per avviare concretamente la pesca degli squali nello ZPR 2A della Riserva Marina! Uscire dall'opinione pubblica….
Ha poi preteso (si vedano le premesse del decreto), una presunta “consultazione effettuata nel 2018 con il Consiglio Scientifico della [Riserva Marina]”.
È vero che il consiglio regionale, all'epoca presieduto da Didier Robert, aveva effettuato nel 2017 lo stesso tipo di “consultazione” sottoponendo la Riserva Marina a un odioso ricatto: togliere 230 euro al suo già esiguo budget. , per costringerlo ad accettare la pesca totale degli squali nelle zone di protezione rinforzata.
Attualmente il prefetto giustifica la prosecuzione della pesca dello squalo nella ZPR 2A della Riserva Marina con il fatto che il precedente decreto, quello del 2019, non essendo stato abrogato, è ancora in vigore fino al 31 dicembre 2021. Il che è già discutibile.
Prima di tale data sarà pertanto organizzata una nuova consultazione pubblica. È importante rimanere estremamente vigili sulle date di questa consultazione, sapendo che la trasparenza non è mai stata il punto di forza né della prefettura né del Centro di sicurezza di Requin.
Il nostro obiettivo è, chiaramente, fermare la distruzione degli squali ovunque a Reunion, e almeno nella ZPR 2A della Riserva Marina.
Per il resto, il pubblico saprà che a seguito delle 166 violazioni del regolamento della Riserva Marina di cui lo Shark Safety Center è colpevole da 4 anni, violazioni rilevate dal Consiglio Scientifico di detta riserva, le nostre associazioni hanno presentato 5 denunce contro “X” al pubblico ministero.
Queste denunce sono attualmente in fase di indagine”.
Didier Derand, Rappresentante del Collettivo
Una nuova consultazione pubblica:
Nel 2017 si è svolta una consultazione pubblica sul programma cap shark. Il decreto già all'epoca era stato bocciato dall'opinione pubblica. Il prefetto era a 1 anni dalla promulgazione di questo decreto e quelli senza alcuna consultazione pubblica erano nel 2019. Oggi la scacchiera cambia ancora un po', ma questa volta a favore dell'Oceano.
Il prefetto giustifica la prosecuzione della pesca degli squali nella Riserva Marina con il fatto che questo decreto del 2019, molto discutibile, non era stato abrogato e che è ancora in vigore fino al 31 dicembre 2021. Una nuova consultazione dovrebbe quindi essere organizzata entro il 31 dicembre, 2021.
Gli “squali collettivi” hanno anche presentato 5 denunce contro X, il centro per la sicurezza degli squali che ha compiuto in 4 anni più di 166 infrazioni contrarie al regolamento del parco marino.
È importante notare che oggi a Reunion le mentalità stanno cambiando, gran parte della popolazione è per la conservazione della sua fauna. Gli oppositori di questa conservazione non sono che pochi belligeranti che sono soprattutto molto rumorosi o in posizioni amministrative, la marea sta cambiando e sta alla Reunionese ricominciare su basi sane.
Invitiamo tutti voi ad offrire il vostro sostegno alle associazioni aderenti ai collettivi per le loro azioni, ma non dimenticate di supportare la pagina “contro la pesca degli squali” che ha notevolmente contribuito alla costituzione di questi 166 reati.