A giugno si è tenuto il vertice mondiale RIO +20. Le proposte emerse dall'incontro riaffermano ancora una volta i principi fondamentali emersi 20 anni fa, e insistono in particolare sulla necessità di una governance globale degli oceani e di sostegno alle economie blu di tutti. piccoli stati insulari: 50 pagine per salvare il pianeta, resta da vedere come sarà fatto il passaggio dalla carta al campo.
GOVERNANCE MONDIALE DEGLI OCEANI
Questo è uno dei grandi temi sostenuti a Rio: la necessità di una reale governance globale degli oceani, per evitare che le misure di salvaguardia adottate a livello locale non abbiano l'effetto desiderato perché sarebbero isolate. Diventa quindi necessario creare e attuare un quadro istituzionale e legale al fine di proteggere gli habitat e la biodiversità che si trovano al di fuori delle giurisdizioni nazionali, riformare le organizzazioni regionali responsabili della gestione degli oceani, migliorare il coordinamento, la coerenza e l'efficacia dei sistemi delle Nazioni Unite nella gestione delle questioni oceaniche.
VERDE ECONOMICO O BLU RATHER
Diverse pagine del testo sono dedicate alle “politiche di green economy”, ovvero economie orientate allo sviluppo sostenibile, secondo le specificità di ogni Paese, la sua realtà sul campo, nel rispetto delle realtà locali piuttosto che imponendo metodi dall'esterno. E poiché molti dei paesi interessati sono in gran parte o addirittura completamente rivolti al mare, è di fatto il termine economia blu che assume il suo pieno significato. Le politiche messe in atto devono anche “aiutare a colmare le differenze tecnologiche tra paesi sviluppati e in via di sviluppo”.
STATI DI SVILUPPO DELLE PICCOLE ISOLE A SUPPORTO
Quelli noti come piccoli Stati in via di sviluppo insulare (SIDS) nelle sedi internazionali rimangono particolarmente vulnerabili a causa della loro vulnerabilità ai cambiamenti climatici, all'isolamento geografico e alle dimensioni ridotte. Si sentono particolarmente vulnerabili alle minacce al loro ambiente marino e alla loro sostenibilità economica e sono pienamente consapevoli della necessità di un sostegno umano, tecnico e finanziario (compresa la creazione di aree marine protette gestione delle acque reflue e dei rifiuti solidi). Erano quindi al centro delle questioni della conferenza.
SALVARE OCEANI, NON PER I GALLES MA PER NOI
Il nuovo documentario di Yann Arthus-Bertrand, "Ocean Planet" è stato presentato in anteprima al vertice di Rio. Con un chiaro messaggio del fotografo e regista: in breve, dobbiamo salvare gli oceani non solo per salvare le balene ma semplicemente per salvare la specie umana. Il film sarà presentato al prossimo World Festival of Underwater Image alla fine di ottobre 2012 a Marsiglia.
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Questa è una buona notizia, è soprattutto il lavoro di lobbying di Shark Alliance e di tutte le associazioni della coalizione. Allo stesso tempo, il gruppo alberghiero asiatico Peninsula Hotels group ha smesso di servire la zuppa di pinne di squalo nei suoi 9 stabilimenti a Pechino, Hong-Kong, Bnagkok, Tokyo ... Finché continua così ...
http:// http://www.protection-requins.org/actualite/peninsula-hotels-group-remove-shark-fin-from-their-menus