Joe Bunni, fotografo subacqueo ha appena pubblicato con la sua associazione SOS Ocean il suo secondo libro.
Questo libro, i cui testi sono stati tradotti in 14 lingue nelle pagine, è stato offerto ai capi di Stato o di governo dalla Presidenza francese durante l'ultimo G20 a Cannes.
Vi invito a consultare questo libro sul sito dell'associazione: http://www.sosoceans.com/
Immagini molto belle che potresti vedere con una maschera e un boccaglio, dice!
La sua intervista alle 13:2 della Francia XNUMX: http://youtu.be/lBPTmUvU7hY
1 commento
Condivido l'opinione di Geraldine.
Se questa regola viene imposta non è per spaventare il subacqueo turistico, non è nell'interesse dei diving center spegnere i propri clienti.
Queste regole di sicurezza che ci vengono imposte devono chiederci della reattività del soccorso, del sistema sanitario e delle attrezzature degli ospedali di queste destinazioni magiche ma situate educatamente nei cosiddetti paesi nel processo di sviluppo.
Sono fatti anche per subacquei esperti ma anche per vacanzieri. Chi non è mai andato in vacanza subito dopo il lavoro? Per non perdere un'immersione e sfruttare al meglio la settimana, chi non si è mai tuffato il secondo giorno con un ritrovo in barca alle 8 del mattino dopo aver fatto una giornata in aereo e dormito a malapena 5 o 6 ore?
Tra un incidente di decorazione a casa con una chiamata a cross med, allertato snsm, samu, helico e caisson sceances presso l'ospedale universitario di Perpignan - e - un incidente di decorazione a El Nabaa con un rimpatrio in barca e una degenza in un ospedale locale : Cosa scegli?
Preferisco fare il 300% per fare un tuffo in Egitto senza deco.