Longitude 181 lancia il suo programma di studio CACHALOTS!
Perché un programma di studio del capodoglio?
Longitude 181 desidera far sentire “la voce dell'oceano”. Sceglie di dare voce alle specie marine più fragili, perché la loro presenza indica lo stato di salute degli ecosistemi e la loro conservazione richiede la conservazione di tutte le altre specie.
Longitude 181 sta sviluppando tre programmi di studio, informazione e conservazione: " Grandi squali del Mediterraneo "," Mante e raggi di mobula», E« Balene dell'oceano indiano '.
Perché allora squali, mante e capodogli?
- Queste specie, la cui maturità sessuale è tardiva e la fecondità molto bassa, sono tra le più fragili. Sono i primi a scomparire, quando l'ecosistema viene disturbato o sfruttato, a vantaggio di specie la cui maturità sessuale è precoce e la fertilità elevata (ad esempio le meduse).
- Queste specie, che hanno tutte una lunga durata (oltre i 50 anni), sono indicatori molto semplici dello stato di salute dell'ecosistema.. La presenza di grandi individui anziani indica indiscutibilmente il buono stato di salute dell'ecosistema. D'altra parte, la loro assenza riflette quasi certamente un forte disturbo. Se mancano prede, o se il tasso di sfruttamento è troppo forte, questi animali non hanno il tempo di invecchiare e gli individui anziani di grandi dimensioni non vengono più sostituiti. L'intero ecosistema deve essere " stabile E ricco in modo che i grandi animali possano invecchiare in pace.
- Tutto ciò che possiamo fare per consentire a queste specie di invecchiare in pace promuoverà la conservazione di tutti gli ecosistemi. da cui dipendono queste specie.
Perché i capodogli?
La conservazione delle razze e degli squali promuoverà gli ecosistemi di superficie, quella dei capodogli richiederà la conservazione delle popolazioni di calamari di profondità di cui si nutrono. E di conseguenza, limiterà in futuro uno sfruttamento irragionevole degli ecosistemi profondi.
Il ritorno del capodoglio è un magnifico simbolo del successo delle misure protettive adottate 30 anni fa, dalla moratoria sulla caccia ai cetacei del 1980. L'attuale rinascita delle popolazioni di capodogli dimostra che, se vogliamo, possiamo cambiare il corso delle cose e che non costa nulla! Basta smettere di attaccare la vita selvaggia per offrire ai nostri figli un mare più ricco di quello che conosciamo oggi.
Siamo a una svolta storica nella nostra relazione con i capodogli. In passato, questi grandi cetacei fuggivano dalle barche. L'attuale generazione non ha conosciuto la caccia, né la precedente, che quindi non insegnava loro la paura degli uomini. Oggi possiamo studiare i capodogli, a casa sott'acqua, perché ci accolgono in mezzo a loro se ci avviciniamo con rispetto.
È possibile una nuova alleanza il che dimostra che lo stato selvatico naturale non è fuga o aggressività ma che l'interazione tra le specie è naturalmente pacifica, e che questa "pace" arricchisce e calma noi uomini.