Opera in bronzo dello scultore Guido Galletti (1893-1977), questo Cristo dell'abisso giace, a diciassette metri di profondità, nella baia di San Fruttuoso di Camogli, in Liguria, dove fu immerso dalla marina italiana il 22 Agosto 1954. A braccia aperte, il suo sguardo rivolto verso la superficie, benedice i marinai, mentre ogni ultimo sabato di luglio, sopra di lui, viene organizzata una cerimonia in memoria di tutti coloro che sono morti in mare. Magnifico simbolo, tra molti altri, di questa civiltà cristiana che, per più di quindici secoli, ha irrigato l'Europa. E no, come si potrebbe pensare, uno dei resti archeologici di una civiltà sommersa. È perché, in effetti, negli ultimi quarant'anni, il Vecchio Continente ha mostrato una grande energia nel girare la pagina sulla sua lunga e ricca storia cristiana, nel dimenticare il suo battesimo anche se, ovunque, o quasi sembra essere testimone di un ritorno dei religiosi. Dovremmo quindi parlare di "decristianizzazione" dell'Europa o, piuttosto, di metamorfosi del cristianesimo europeo?
Il Cristo degli abissi
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1 commento
Grazie Perrine per il tuo incoraggiamento! Sì, ho cercato il più possibile di facilitare l'accesso alle informazioni e quindi di semplificare il più possibile la navigazione. Presto ci sarà anche una navigazione per tipologia di pesce ;-).